Ratings for Paperolimpiadi (I TL 1705-AP)

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hahai    Monday, Aug 4, 2008, 01:25:54 PM  Der beste Disney Zeichner und Autor aller Zeiten: Scarpa!
Miðgarðsorm    Monday, Aug 4, 2008, 01:26:00 PM  Excellent story, my favorite of all time; Scarpa at his best.
bacci88    Sunday, Jan 31, 2010, 03:23:29 PM  Incredibile il controllo che Scarpa ha avuto su una storia così lunga, riuscendo a evitare cali di ritmo e buchi di sceneggiatura.
H&T    Tuesday, Sep 7, 2010, 06:49:14 AM  Opera epica.
Kahkonen    Monday, Jul 11, 2011, 01:19:26 PM  One of the best stories of all time. Scarpa's best, easily.
M3Gr1ml0ck    Monday, Sep 23, 2013, 07:00:01 PM  Epica! Ambiziosa! Labirintica! Emozionante! Commovente!
Un'epopea dal respiro veramente ampio, che si dipana lungo tutte le direttive del fumetto avventuroso degno di questo nome: una narrazione geograficamente e culturalmente globale, una curiosità intellettuale inestinguibile che esplora ogni angolo della società umana per scoprirvi l'immortale senso di meraviglia dei classici del fumetto.
Una visione grandiosa e intelligente.
Un vasto cast con personaggi storici e "personali" che sono gestiti e caratterizzati uno meglio dell'altro, in modo quasi archetipo.
Una vicenda intrisa di idee, umorismo, cultura, umanità, umanesimo, tecnologia, storia, politica.
Una progettazione compatta, coerente ed epocale, superiore per concezione ed esecuzione a qualunque altro lungo ciclo proposto dai Disney italiani (che si tratti della Dinastia dei Paperi o della Pietra Zodiacale, la cui consistenza narrativa e stilistica è a dir poco traballante in confronto).
E che disegni favolosamente accurati!
Citazionismo continuo dei maestri precedenti, con il confronto tra Topolino e Gambadilegno che richiama le più classiche storie di Gottfredson e sembra quasi nascondere una narrazione "a strisce".
Curioso che nell'apertura dell'Opera Omnia di Romano Scarpa si ipotizzi che Kim e Chen siano più o meno coetanei di QQQ, quando l'episodio loro dedicato segna una differenza di età di dieci anni (Kim frequenta corsi di medicina, addirittura, quindi è un universitario).
inthenight    Sunday, Nov 2, 2014, 08:56:07 AM  Eccezionale storia corale.
brando90    Thursday, Nov 13, 2014, 02:28:11 AM  Una delle più grandi epopee Disney di sempre, con invenzioni incredibili (la cinepresa che prevede il futuro, la polvere di silice viola) e un ottimo uso di luoghi e personaggi. Commovente la storia dei due paperi coreani, epocale lo scontro tra Topolino e Gambadilegno con le mazze di bambù. Quasi perfetta.
Gotham    Saturday, Dec 13, 2014, 09:33:23 AM  E' incredibile vedere come Scarpa sia riuscito a tener banco in una storia tanto lunga... Ottimi, poi, anche i disegni - tra i migliori del Maestro veneziano!
sgrumpf    Wednesday, Jan 14, 2015, 10:18:51 PM  I have a feeling a lot of people like this one just because it's SO LONG. I love Scarpa and this IS a good story, but I think it's too long and you sort of lose interest... 7/10
tonkduck    Tuesday, Nov 21, 2017, 06:44:57 PM  Good (and long) story. It meanders quite a bit, though. With each chapter, it seems like the focus of the story changes... the first couple of stories, for example, revolve around Purple Silicon, and then it gets easily forgotten. And some chapters (mickey and the space ducks) are not that great. But overall, its an entertaning story with gorgeous art. 8/10
Julius Spectaculus    Wednesday, Dec 20, 2017, 10:36:44 AM  Certainly one of Scarpa's best, there are little flaws (the second chapter doesn't lead anywhere in particular) but these don't detract from the overall quality. Also, I was disappointed that there was NO interaction at all between Donald and Mickey (not that I want them to constantly bitch & fight like in Egmont crossovers!). Besides, almost all of Scarpa's stories lose their magic when you start dissecting them too much...
Tregua78    Monday, Nov 2, 2020, 12:07:22 AM  A mio modesto parere questa storia è il capolavoro del Maestro Veneziano.
L'olimpiade di Seul fa solo da sfondo ad una trama densa, intensa, emozionante, spettacolarmente corale che coinvolge dall'inizio alla fine.
Trovate geniali, dialoghi meravigliosi come non mai, suspence e due personaggi (Kim e Chen) fra i migliori comprimari di sempre.
Romano Scarpa.. che regia!
Immenso.
MicheleLM    Friday, Jan 21, 2022, 11:47:46 AM  Una storia che mi è rimasta nel cuore, che fa capire cosa significa un inutile conflitto che separa lo stesso popolo. Oggigiorno non potrebbe mai essere pubblicata una storia del genere. La storia d'amore tra Kim-Don-Ling e Chen-Dai-Lem è davvero dolce e commovente.
CRIS1980    Monday, Sep 19, 2022, 10:05:23 AM  E' la storia Disney che più di ogni altra porto e porterò sempre nel cuore.
arozinos    Wednesday, Apr 5, 2023, 07:39:42 PM  One of the best stories ever published in the German version of Topolino. Every Comic fan should read this story at least once.
tcp    Tuesday, Jun 27, 2023, 11:02:21 AM  Capolavoro, Classico del Fumetto, eccetera.
A quasi quarant'anni di distanza, è più il culmine e la conclusione della carriera di Scarpa (poi ci saranno solo le strisce e il ticket, quindi l'espatrio). Ed è più difficile rileggerlo come fumetto a sé stante, separato dal macrocosmo dell'autore.
Seul 1988. Incipit formidabile, con il lessico yè yè inusitato ed astruso che è da sempre uno dei grandi pregi scarpiani. Il boom dello zoom. Argomento di nicchia, per nerd colti (le lenti, già viste nelle "Pedine dell'Emiro"). Archimede vince lo Snobbel e Paperone lo gratifica piantando il cartello elogiativo davanti al laboratorio. Prima assoluta del trio di cugini (lo riprenderà soltanto Faccini), poi l'unico assolo del duo di dementi. Isola di mostri come ai tempi di Amundsen e affini. Lapsus grossolano: Paperone e Archimede scoprono della silice viola nella Death Valley, ma già prima ne erano regolarmente riforniti, proprio da da quel posto.
La Silice Viola del Deserto. Paperone stolido nel cadere ripetutamente nei raggiri di Rocky, nonostante lo avesse sgamato subito. La geografia stramboide dei fumetti (vedi anche Zagor), per cui un deserto è confinante con una laguna urbanizzata, ci entusiasma sempre. Simpatico remake dell'esordio di Busillis (ma senza testimone oculare), qui rosso. "Umettare l'ugola" lo imparammo qui.
Kim-Dom-Ling, Chen-Dai-Lem Story. Di gran lunga l'episodio migliore, più originale, datato ma non invecchiato. Il segmento didattico narrante gli eventi storici è prettamente umoristico: niente comunismo, sberleffi e pernacchie al posto di guerra e morte, tipo "Guerra e Pace" di Carpi (oppure no). Ma poi la graziosa vicenda dei due pischelli è costantemente angosciata dall'opprimente presenza delle isteriche e bellicose guardie di confine, che decisamente rende l'idea della gravità della situazione. La tavola tagliata e poi riammessa è ridondante. "Salto delle siepi! Lo inventiamo noi!": la dolce, esuberante presunzione puerile che Scarpa sapeva rendere con grazia, come quando a Paperetta faceva dire "sono di scena io, gente!". Qui imparammo la coniugazione del verbo dolere. Soltanto un adulto può rendersi conto di come Chen friendzoni ripetutamente l'amico.
La videocamera Premonitor. Crossover a sorpresa, con camei ed interazioni inedite, tipo i film di moda oggi. Le sorprese, ovviamente, sono impossibili da replicare nelle (numerose, infinite) riletture, ma la narrazione è brillante. Notevole la spiegazione razionale dietro alle visioni del futuro ("mi hai invecchiato il piede!"). Meritato ruolo di primo piano per Trudy, i Bassotti e Basettoni. E per Plottigat, che imita le voci (noi lo abbiamo sempre doppiato con voce roca!) e sciorina citazioni virgolettate. Finale badass. Nel Calisota/Calidornia, Paperopoli e Topolinia sono vicine.
Caccia ai ladri!. Oggi ci stupiamo per un episodio di "Mandalorian" nella serie di Boba Fett; e questo, allora? Fumetto brillante, anche più delle immediatamente precedenti topolinate dell'autore, più borghesucce ancorché godibili. Gancetto dice "sagace", non ama le scommesse (se sapesse del padre...) e ha un PC che di fatto ottiene gli stessi risultati del cervellone di Archimede. "Ora sappiamo perché sei qui" "Oltre che per la torta". Ahah. Plottigat è rosso come Busillis e ha un altro momento di gloria quando fa la doccia cantando Madonna. Poi non si sa che fine fa: lo fermano, ma per che cosa, esattamente? E Topolino prende l'aereo con quale biglietto? Sì, ha il portafogli in mano. Vabbè. Lo scontro con i coniugi Gamba che richiama "Tapioco Sesto" vale il prezzo, e ci mostra pure una inedita Trudy unchained (degna di nota anche quando scuote il seno imitando le danzatrici, pura animazione). Le guardie arrestano i banditi, ma con quali accuse? Forse i reati fiscali e la lotta col topastro.
Tutti a Seul!. Ancora più crossover del quarto episodio: da Topolino a Chen-Dai-Lem ai Paperoidi. Paradossalmente, il viaggio da Gali-Gali a Seul è più inquietante della scazzottata con Pietro. Nello sbarco in Corea del Nord (un po' grossolano, nella modalità presentata, come se non esistessero controlli di alcun tipo) si respira immediatamente aria di Propp: e infatti ecco l'incontro-che-svolta-la-trama con la tipa del flashback di altri personaggi, che si trova proprio lì (perché, visto che si era trasferita a nord? Si allenano al confine prima di oltrepassarlo?). Memorabili tutte le moine di Paperone nei confronti degli eroi topolinesi, dal "gemito soffocato" alle Paperon Card ("yepp! Insperato!") al meme "Il più grande dei personaggi! E il nostro migliore amico".
La minaccia dei Paperoidi. Un po' tutta la saga è un tentativo di incrociare, non solo i filoni paperopolese e topoliniano, ma l'intero approccio disneyano a quello degli anime orientali. Negli ultimi due episodi ciò è decisamente manifesto, in questo caso con la sfida agonistica dalle cui sorti dipende il destino dell'intero pianeta. C'è ovviamente la forzatura degli amici che devono per forza avere un motivo per rivaleggiare, e la piaggeria nell'accostare questo all'elogio dei Giuochi, ma per Scarpa è come tornare a casa (Pipponte, i Mondiali). E tal proposito l'autore riprende il tema del "superdotato" dopato suo malgrado, come Pippo coi parastinchi o Franz Paperott con gli elettrodi; ma in quei due casi i protagonisti finirono per non cedere alla tentazione, mentre Kim, di fatto, salva l'umanità solo colla giuggiola. Dà da pensare. La ruffiana conclusione, con lo zione generoso col rivale Ducklien (come in "Paperobot"), aiuta a distrarre l'attenzione. E noi ci caschiamo sempre volentieri, commuovendoci ad ogni rilettura.
W i Giochi Coreani!. Finale incrinato dalle tempistiche, e frettolosità evidente non solo dalle chine (non così tragiche, anzi, le vignette sbilenche si fanno ricordare), ma soprattutto dalla gestione confusionaria degli stacchi interni. Tant'è che quando Paperino afferma di avere effettuato le riprese "giorni fa", cadiamo dalle nuvole. A dire il vero, non è che restasse molto altro da aggiungere, oltre alla reunion degli innamorati/amichetti coreani (puro feuilleton e puro anime). Ma forse sul catasfascio dell'"indotto Premonitor" ci si poteva dilungare un pochino. L'allenatrice curvy delle nordcoreane redime l'infamata del sesto episodio: è giusto. La Premonitor distrutta di nascosto da Mae Wang/Magò lascia un po' l'amaro in bocca: nel "Mistero del Mundial" Marconi aveva escogitato varie trovate per impedire il disvelamento del futuro.
Baturzo 82    Thursday, Sep 28, 2023, 12:05:11 PM  Storia meravigliosa, epica, imponente: duecentocinquanta tavole e otto episodi, che scandiscono settimanalmente il conto alla rovescia verso le olimpiadi di Seul. Paperone è il protagonista dell’avventura, ma accanto a lui troviamo quasi tutti i personaggi di Paperopoli e Topolinia: Paperino, Qui, Quo, Qua, Rockerduck, Archimede, Sgrizzo, Paperoga, Brigitta, Filo Sganga, i Bassotti, i Paperoidi, Topolino, Bruto, Basettoni, Gambadilegno, Trudy, Plottigat. Per non parlare delle tre, splendide, figure inedite: il ragazzo sudcoreano Kim Don-Ling, la ragazza nordcoreana Chen Dai-Lem e la vecchia fattucchiera Mae-Wang. Peccato non si sia trovato un posticino anche per Paperina, Minni e Pippo. La storia propone episodi diversi tra loro ma uniti da un filo conduttore: sono frizzanti, ritmati, freschi; fra tutti si erge il terzo, quello che racconta l’amicizia (e anche qualcosa in più) tra i due ragazzi coreani. Tutto va poi a sfociare nel più bello e lieto dei finali. Scarpa, nonostante la mole di pagine da disegnare, non mostra stanchezza nemmeno nell’apparato grafico: la vitalità caratteriale dei personaggi emerge anche dal punto di vista visivo, mentre le scenografie, specie quelle coreane (il muro di bambù che divide le due nazioni, il picco di Mae-Wang), sono permeate da una grande atmosfera.

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