Ratings for Brigitta e l'orco della fiaba (I TL 2874-6)

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m3gr1ml0ck    Friday, Nov 3, 2017, 01:28:51 PM  Questa incredibile storia soffre solo di una certa revisione (per quanto subdola) dei dialoghi, eseguita in modo tale da non eliminare tutta la firma stilistica di Cimino (infatti permangono cifre riconoscibili come "fagioli con le cotiche", "patema", "orcaccia", "e piglia! E afferra!" e così via).
Per il resto, ribadiamo che si tratta di un fumetto incredibile, essendo sopravvissuto alla censura edulcoratrice e rimbambente della Disney che vieta di parlare di argomenti truculenti come l'innato orrore originale delle cosiddette "fiabe per bambini" di un tempo (quelle che la nostra società ha riscritto ed edulcorato a più non posso).
Ovviamente Cimino ritocca i dettagli critici, e l'Orco non mangia più esplicitamente le vittime, ma nel racconto persiste immutato il terrore delle scene notturne con rapimento da parte di creature spaventose che dimorano in un sottomondo sconosciuto (e il motivo del rapimento, benché implicito, è spaventoso, come lascia intendere la "mammina" delle prime tavole, la cui definizione di "mammina" fa a pugni con i disegni ed è infatti scritta con diversa grafia).
Come se non bastasse, dopo tanti anni di produzione cosmologicamente coerente, Cimino affronta finalmente in modo diretto il tema della scomparsa delle creature dell'epoca mitica, delle quali ci restano vestigia di varia natura ["Il ghiaccio azzurro e il canto delle sirene", "Le ampolle di Eolo", "Le sirene di montagna"]: come tutte le sue storie suggerivano più o meno apertamente, queste creature "non si sono esistite ed esistono, ma ora sono in sonno tecnico di difesa. Si tratta di una condizione imposta loro dai tempi correnti. La modernità, i grattacieli, gli aeroplani e lo scetticismo di tutti. Nessuno crede a favole e leggende, e ciò non consente il loro risveglio" [la stessa tesi compare anche, in maniera assai più tangibile, ne "L'odissea fredda", dove è il fuoco e non la magia nera a risvegliare le creature del mito].
Guidata dal volere del destino (che invia un messaggio a Paperone, facendolo incocciare più volte col mito dell'Orco Verdolino,) questa storia parte col il delirio di un folle (Paperone non è lucido: si imbarca in questa impresa dopo aver subito un violento trauma al cranio), ma prende poi una agghiacciante piega magico-simpatica nella realtà, con la costruzione nel Nuovo Mondo di un castello del medioevo fiabesco europeo, allo scopo di ridestare gli Orchi che (sbalorditivamente) migrarono nelle Americhe nascosti sulle navi dei fondatori. Ebbene sì: Paperone ricorre implicitamente a rituali stregoneschi, da magia nera, per ridestare una forza primordiale puramente malvagia, con lo scopo di eliminare Brigitta. E come accade sempre, le forze nere da lui evocate non sono controllabili, e gli si rivoltano contro. Ce n'è quanto basta per non dormire la notte.
O forse no, perché nonostante la cupezza, si ride, grazie a siparietti comici adeguatamente dosati e intrecciati alla trama: Brigitta bramosa che salta dal balcone, l'intera realizzazione del castello con i suoi artifizi, il duetto di Paperone e dell'Orchessa, le mattarellate di Brigitta che sconfiggono l'Orco, Camillino cavaliere robotico (altra importante chiave di lettura: la scienza che scaccia la superstizione).
L'ottima, impeccabile e limpida arte di Gatto è semplicemente il complemento perfetto e ideale per illustrare una storia così classica, senza tempo e capace di ibridare modernità e leggenda, realismo e magia. La leggerezza del suo stile solare, ben colorato nelle scene notturne, dissimula l'orrore implicito della narrazione, senza mai smentirlo e rendendolo ancora più angosciante per i lettori adulti (come fece ne "Il fumo d'oriente", per esempio).
Rodiandrea    Tuesday, Aug 17, 2021, 01:20:28 PM  Una delle peggiori del cimino purtroppo
TSetznagel    Sunday, Jun 19, 2022, 03:49:19 PM  Das ist eine der schlechteren Cimino Geschichten. Das kleine quengelnde Kind am Anfang ist schon ein Graus für sich, aber dass Dagobert dann ein Vermögen ausgibt, um ein Schloss bauen zu lassen ist unlogisch. Dazu noch, weil es auf einer Legende basiert. Die Geschichte lässt einen schaudern, aber nur wegen der Logiklöcher.

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